Con questa domanda, che ci interpella tutti, si apre “Quale Memoria” un piccolo, grande cortometraggio che, nato dalla necessità di “conservare memoria” del viaggio di istruzione di una scuola media a Mauthausen, si rivela una toccante riflessione su come sia possibile consegnare il ricordo della Shoah alle nuove generazioni.
La tragedia dell’Olocausto irrompe nella quotidianità narrata e viene filtrata attraverso gli sguardi, le voci e i pensieri di un gruppo di giovanissimi studenti. Sono loro a restituire forma e colore a un dramma a righe bianche e nere. Il corto si presenta come una provocazione nei confronti delle cerimonie commemorative e senz’anima e delle ricorrenze vissute senza vera partecipazione. Il tono provocatorio emerge già dal titolo, “Quale Memoria”: nessun punto di domanda e tanto su cui riflettere.
Rassegna Stampa
Comune Firenze
Articolo su Quale Memoria
Il Tirreno
Articolo su Quale Memoria
La Nuova Sardegna
Articolo su Quale Memoria
A.N.P.I. 25 Aprile
Articolo su Quale Memoria e sulla pubblicazione del libro “Quando i treni arrivavano in orario”
A.N.P.I. Monza e Brianza
Articolo su Quale Memoria e altri eventi
Ilcittadinomb
Articolo su Quale Memoria e altri eventi in occasione del 25 aprile
AmiciDonCarloZaccaro
Articolo su Quale Memoria
Firenze Repubblica
Articolo su Quale Memoria e altre iniziative
Radio Popolare Cult
Servizio Radio sulla Giornata della Memoria sul cortometraggio Quale Memoria
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